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Con la tecnica della foto-ablazione laser CO2 & curettage è possibile distruggere con grande facilità verruche genitali anche molto estese (condilomi); verruche volgari; chiazze ruvide dell'età (cheratosi seborroiche) e numerose altre formazioni benigne (xantelasmi, nevi dermici, adenomi sebacei, cilindromi, etc.) Non ci sono limiti all'estensione di questo tipo di trattamento. Si tratta di un metodo sicuro, rapido, ben tollerato, ed efficace per eliminare alcune tra le più comuni patologie della pelle.
Il curettage consiste nell'asportazione di selezionate alterazioni superficiali della cute utilizzando degli speciali strumenti dotati di estremità taglienti, a sezione rotonda, di diverso diametro, denominati “curette”. L’abbinamento sequenziale delle due tecniche consente di ottenere una positiva sinergia d'azione sui tessuti, ottimizzando i risultati clinici.

Come funziona?
I laser CO2 sono apparecchiature estremamente sofisticate in grado di emettere una luce potentissima per una durata di tempo controllata da un complesso sistema computerizzato. La luce del laser CO2 viene emessa da un manipolo speciale collegato ad un sistema di movimento computerizzato del raggio oppure da un manipolo semplice, simile ad grossa penna. Scegliendo il manipolo computerizzato l'operatore può pre-impostare sia la dimensione dell'area da trattare che la sua forma (rotonda, quadrata, poligonale) nonché l'intensità e la durata del contatto della luce con la cute. La luce del laser CO2 viene bloccata selettivamente dall'acqua presente in grande quantità in tutti gli strati della pelle. L'esito di questa specifica interazione produce un'istantanea vaporizzazione di predeterminati spessori della cute. L'azione successiva del curettage, che avviene subito dopo la fotoablazione, consente al chirurgo dermatologo di asportare meccanicamente gli strati cutanei vaporizzati con il laser fino ad esporre la loro base. L'operazione può essere ripetuta strato per strato fino alla loro completa eliminazione della neoformazione.
Preparazione all’intervento
Non è necessaria alcuna preparazione all’ intervento.
Questo trattamento è di solito ben tollerato.
Talora è necessaria una preparazione con creme anestetiche o una anestesia locale infiltrativa.
Per le lesioni collocate in stretta prossimità delle regioni orbitali, l'operatore provvede a proteggere gli occhi posizionando adeguati scudi corneali metallici, simili a speciali lenti a contatto, sotto le palpebre. In tutti gli altri casi è comunque necessario indossare specifici occhiali protettivi.
Durata
L’ intervento è ambulatoriale e dura in media 30-45 minuti
Post intervento
L’area interessata va incontro a guarigione in un arco di tempo che può essere stimato da 1 a 3 settimane a seconda della sede del trattamento, del tipo di neoformazione asportata e del fototipo del paziente. In questo lasso di tempo viene prescritta una crema antibiotica se necessaria. Nel caso di formassero delle crosticine non vanno rimosse manualmente ma devono staccarsi autonomamente. Nei 2-3 mesi successivi è da evitare la fotoesposizione dell’area interessata e indispensabile applicare creme con fattore di protezione elevato.

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